Il sale brucia ma disinfetta le ferite.
Le onde smuovono sempre le tue insicurezze
e le mie vengono a galla, in piccoli mulinelli,
vorticanti di rabbia.
Non ho più spazio per nuove cicatrici;
riapri le vecchie senza mai arrivare in profondità, negli abissi,
dove le creature misteriose intrecciano le forme con le bestie disperate.
Per questo non mi vedi
continui a non percepire la differenza tra le linee
e te la prendi con le ombre morbide
create dal calore del sole
che adesso è stanco, e il cielo è grigio.
Le goccioline lavano e rinnovano la mia pelle,
continuano a insistere
fino a rendermi una persona nuova.
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